Piante che troviamo nel VigorMix di Sabor D'amazonia
Guaranà
La guaranina è un analogo della caffeina contenuto nei semi diGuaranà (Paullinia cupana). Questo principio attivo viene ampiamente utilizzato come stimolante, sia in preparazioni estemporanee che sottoforma di specifici integratori alimentari o bevande energetiche.
Nei supplementi dietetici il guaranà si trova solitamente sottoforma di estratto o di semi macinati. Questi ultimi contengono in media dal 3 all'8% di caffeina, potente alcaloide a cui sono dovute le interessanti proprietà del guaranà.
La caffeina, infatti, favorisce il rilascio di due ormoni, chiamatiadrenalina e noradrenalina (catecolamine), grazie alla sua azione di antagonista competitivo nei confronti dei recettori dell'adenosina.
Le catecolamine favoriscono l'aumento del metabolismo corporeo, della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa e del numero di atti respiratori (incrementando, così, l'ossigenazione del sangue).
Per questo motivo il guaranà è consigliato in caso di affaticamento psicofisico, stati depressivi e convalescenza.
In ambito sportivo gli estratti di guaranà vengono impiegati con successo per migliorare la capacità di resistenza al lavoro sia fisico, che intellettuale.
Viene spesso consigliato come integratore utile per accelerare il dimagrimento e sopprimere l'appetito.
DOSI DI ASSUNZIONE: un grammo di guaranà contiene circa 50 mg di caffeina (5%), un po' meno di una tazzina di caffè, che mediamente ne apporta 80 mg. Bisogna comunque considerare che i semi di guaranà sono molto più ricchi di caffeina rispetto ai chicchi di caffè (3-8% contro 1-2,5%). Le dosi di assunzione variano da prodotto a prodotto, in ogni caso è importante non superare i quantitativi consigliati ed evitare l'utilizzo prolungato.
Effetti collaterali
Tra gli effetti collaterali di un uso eccessivo ed incontrollato di guaranà ricordiamo:ipertensione, cefalea, ansia, nausea, vomito, tachicardia e convulsioni. Tutti questi effetti collaterali vengono amplificati da un suo utilizzo simultaneo con altre droghe con attività simile, come l'efedrina o la stessa caffeina.
E' molto importante evitare di sospendere bruscamente l'assunzione di guaranà, in quanto potrebbero insorgere sintomi da intossicazione di Litio, con comparsa di effetti collaterali come nausea, diarrea, debolezza muscolare, sudorazione e tremore (il guaranà aumenta l'eliminazione renale di Litio).
La caffeina contenuta negli estratti di questa pianta inibisce la sintesi di fosfocreatina e interferisce col trasporto plasmatico dell'amminoacido (creatina). I due integratori non andrebbero quindi assunti contemporaneamente.
In seguito ad un'assunzione cronica l'organismo sviluppa una sorta di assuefazione e gli effetti ricercati diventano sempre più blandi.
EVITA DI ASSUMERE GUARANÀ se soffri di: diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari,ipertiroidismo, ansietà, insonnia e problemi renali. In ogni caso, considerate le numerose interazioni del guaranà con farmaci di uso comune e con alcuni alimenti, è importante consultare un medico per accertarsi che non vi siano controindicazioni al suo impiego.
CATUABA
Il nome catuaba è usato per le infusioni della corteccia di un numero di alberi nativi del Brasile . Il abbaia più usati sono derivati dagli alberiTrichilia catigua e Erythroxylum vacciniifolium . Altre preparazioni catuaba utilizzare la corteccia degli alberi dai seguenti generi o famiglie:Anemopaegma , Ilex , Micropholis , Phyllanthus , Secondatia , Tetragastris e specie dal Myrtaceae .
Si è spesso sostenuto che catuaba deriva dall'albero Erythroxylum catuaba , ma questo albero è stata descritta una sola volta, nel 1904, e non si sa oggi quale albero di cui questo nome. E. catuaba non è quindi una specie riconosciuta (Kletter et al;. 2004).
Sinonimi locali sono Chuchuhuasha, Tatuaba, Pau de Reposta, Piratancara e Caramuru. Un preparato liquido commerciale, Catuama, contiene ingredienti diversi, uno di questi catuaba essere da Trichilia catigua .
Un infuso di corteccia è usato nella medicina tradizionale brasiliana come un afrodisiaco e del sistema nervoso centrale stimolante. Queste affermazioni non sono state confermate in studi scientifici, ma un giornalista per la Discovery Channel afferma che "i rapporti in riviste scientifiche e conferenze hanno sostenuto l'uso [catuaba è] per il miglioramento sessuale. In catuaba, un gruppo di tre alcaloidi soprannominato catuabine A, B e C si pensa a migliorare la funzione sessuale, stimolando il sistema nervoso ". [ citazione necessaria ]
Uno studio di Manabe et al. (1992) [ 1 ] ha dimostrato che gli estratti catuaba da Trichilia catigua sono stati utili nel prevenire potenzialmente letali batteriche infezioni e Hiv infezione in topi .
Corteccia di Catuaba e preparati sono venduti come afrodisiaci e rimedi per la disfunzione erettile in negozi di alimenti naturali e attraverso rivenditori online.
Estratto di Catuaba è anche utilizzato come aromatizzante alimentare nel britannico "tradizionale" cola bevanda prodotto da Fentimans ,Cola Curiosità Fentiman è .
MARAPUAMA
La Muira puama è conosciuta anche come Marapuama il cui nome significa "legno della potenza" e "erba dell'amore". Si tratta del Ptycopetalum olacoides appartenente alla famiglia delle Olacacee.
Nel genere Ptycopetalum esistono diverse specie tra le quali appunto Ptycopetalum olacoides tipica del Brasile, della Guiana francese e del Suriname) e Ptycopetalum uncinatum del Brasile. Delle due specie si preferisce usare la prima in quanto più ricca dei principi attivi utili all'uomo.
La Ptycopetalum olacoides è un arbusto dai rami sottili e fogli ovali sempre verdi che può arrivare anche a 5 m di altezza Possiede fiori bianchi che hanno un odore pungente e aromatico che ricorda il gelsomino.
I primi esploratori europei negli anni 1920-1930 osservarono che gli indigeni dell’Amazzonia usavano la Muira Puama per curare molteplici patologie: come tonico per i problemi neuro muscolari; come decotto di radici per fare bagni e massaggi per trattare la paralisi ed il beri-beri; la radice e la corteccia per fare degli infusi per la vigoria sessuale, per l'insufficienze cardiaca; per problemi gastrointestinali, per la dissenteria e per i dolori mestruali.
Una volta portata in Europa la Muira puama entrò a far parte della medicina erboristica inglese ed è inserita nella “British Herbal Pharmacopoeia”, un’autorevole fonte della medicina erboristica inglese, dove è raccomandata per il trattamento sia dell'impotenza che della dissenteria. E’ anche inserita nella Brazilian Pharmacopoeia sin dal 1950.
I suoi principi attivi della Muira puama sono contenuti in quasi tutte le parti della pianta ma è principalmente nella corteccia e nella radice che si trovano delle sostanze di natura resinosa in particolare un alcaloide la Muirapuamina ad azione vasodilatatrice specifica e con una spiccata azione afrodisiaca.
Gli studi sulla marapuama sono iniziati sin dagli anni venti. Già nel 1930, Meiro Penna ha parlato di questa pianta nel suo libro Notas Sobre Plantas Brasilerias. ed ha confermato l'efficacia della pianta per i problemi gastrointestinali, circolatori e per la cura dell'impotenza.
MACA DEL PERU
La Maca
La Maca (Lepidium Meyenii) è una pianta tuberosa che cresce tra i 3000 e i 4500 metri d'altitudine sulle Ande peruviane. La Maca è l'unica pianta commestibile che riesce a sopravvivere in quei posti perchè di notte fa molto freddo e durante il giorno, il sole può scaldare la terra fino a temperature altissime.
Il suolo sul quale cresce la Maca contiene una grande quantità di minerali e per questa ragione, la pianta è ricca di minerali. La Maca appartiene alla stessa famiglia del cavolo. Anche il suo colore fa pensare alla patata. La sua forma fa pensare ad un grande ravanello. La Maca ha un sapore dolce. Nel Perù, la Maca viene preparata nelle maniere più svariate: cruda, cotta o secca. Con essa, i peruviani preparano biscotti, torte, patatine e bevande. Qua, in Europa, conosciamo soprattutto la Maca secca, in capsule o gelatinizzate. Una volta secca, la pianta si può facilmente conservare durante sette anni.
La Maca non è un medicinale. E una fonte nutritiva di alto valore con propriétà medicinali. La tuberosa viene utilizzata dalla popolazione locale da migliaia d'anni (vedi "storia"). Ancora oggi, i peruviani utilizzano la Maca come fonte nutritiva. Ma la Maca è diventata famosa anche lontano dalle frontiere del Perù, tanto nel Sud e nel Nord America che in Europa. La Maca è soprattutto conosciuta come il "Viagra peruviano" o come il "Ginseng peruviano" perchè stimola la libido di entrambi gli uomini e le donne. Ma la Maca ha molte altre funzioni (vedi "Funzionamento e utilizzo"). La Maca è un prodotto naturale al 100%. Non c'è nessun effetto collaterale conosciuto relativo all'utilizzo della Maca.
GINSENG
Il termine ginseng designa numerose specie appartenenti alla famiglia delle Araliaceae. Nella medicina cinese la droga ricavata da queste piante, costituita dalle radici, ha alle spalle una tradizione millenaria, fatta dei più svariati impieghi. Il nome ginseng deriva dalla parola cinese "rensheng" che significa uomo, scelta con tutta probabilità per sottolineare la struttura antropomorfa della radice.
Considerato un rimedio quasi universale, il ginseng veniva usato soprattutto contro l'invecchiamento, i disturbi gastrointestinali e come preparatoafrodisiaco e rivitalizzante.
La straordinaria fama di droga-panacea ed il fascino misterioso della sua origine orientale hanno contribuito a decretarne il successo nei nostri mercati. Inizialmente spinti dalla loro presunta abilità nel risvegliare desideri assopiti, gli estratti di ginseng sono ormai presenti in numerosi complementi alimentari, in gran parte destinati a persone convalescenti, sportivi ed anziani. Non è quindi un caso che il ginseng sia considerato il prodotto erboristico più utilizzato al mondo.
Le specie più conosciute sono quelle di origine asiatica (Panax ginseng coltivato in Cina, P. schinseng o ginseng cinese, P. pseudo-ginseng che cresce in Nepal e nell'Imalaia orientale, P. notoginseng coltivato in Cina, P. japonicus, P.vietnamensis),americana (Panax quinquefolius equivalente al ginseng asiatico per impieghi, aspetto e composizione) e siberiana (Eleutherococcus senticosus differente per costituzione chimica ma simile per proprietà terapeutiche). Tra tutte, la specie più utilizzata e studiata è il Panax ginseng.
Forse cercavi ginseng delle Ande (Maca) o ginseng femminile (Dong Quai).
Proprietà del ginseng
Le virtù del ginseng sono attribuibili a diversi componenti presenti nelle sue radici. Oltre ad un buon contenuto in vitamine, olio essenziale e polisaccaridi (panaxani), va segnalata la presenza di saponine triterpeniche, chiamate ginsenosidi e considerate i princìpi attivi della droga.
Superato l'iniziale entusiasmo per le sue conclamate virtù afrodisiache, peraltro ancora in attesa di conferme scientifiche, si sono susseguiti numerosi studi per indagarne le reali proprietà curative. Da queste ricerche sono emersi elementi che hanno proposto l'utilizzo di ginseng nel trattamento di diverse condizioni, come diabete di tipo II, insonnia, gastrite,ipotensione, stati di stress ed affaticamento.
Agli estratti di ginseng sono stati attribuiti anche effetti antiossidanti, antipiretici,ipocolesterolemizzanti, probiotici, radioprotettivi, anticancerogeni ed antinfiammatori. Molti di questi effetti, dimostrati solamente sugli animali, sono ancora in attesa di conferme scientifiche; inoltre, la qualità e la neutralità degli studi condotti nei Paesi dell'est asiatico è stata messa in discussione. Un altro problema deriva dagli enormi interessi economici che ruotano intorno a questa pianta e che spingono per il riconoscimento delle sue presunte proprietà terapeutiche. Tutto ciò spiega come mai in proposito esistano opinioni differenti, che vanno dall'eccesso di entusiasmo all'esagerato scetticismo.
Il ginseng è tradizionalmente considerato una droga tonica o adattogena (sinonimo tecnico), in quanto utile per potenziare le difese immunitarie e migliorare le capacità fisiche e mentali. Diversi studi condotti su animali hanno dimostrato che il ginseng influenza l'asse ipotalamo-ipofisi aumentando il rilascio di ACTH, un ormone che induce la liberazione surrenale di cortisolo o "ormone dello stress". Il cortisolo migliora la risposta agli stress psicofisici,promuovendo la degradazione del glicogeno, delle proteine muscolari e stimolando la funzionalità del sistema nervoso centrale.
Il presunto effetto afrodisiaco del ginseng sembra legato alla sua capacità di aumentare il rilascio di ossido nitrico dalle cellule endoteliali dei corpi cavernosi del pene; la conseguente vasodilatazione permetterebbe di ottenere un'erezione più vigorosa. Tra le varie specie, la medicina Cinese associa le maggiori proprietà afrodisiache al ginseng rosso, la cui colorazione è dovuta, semplicemente, al trattamento della radice con vapore (120-130°C per circa 2-3 ore) e alla successiva essicazione.
Numerosi studi evidenziano i benefici del ginseng in topolini diabetici, ma non esiste un numero altrettanto esteso di ricerche sugli uomini che confermi le sue proprietà ipoglicemizzanti (i ginsenosidi sembrano favorire la sintesi pancreatica di insulina ed aumentare la produzione di trasportatori del glucosio nel fegato; i panaxani (polisaccaridi) sembrano invece diminuire la sintesi di glucosio a livello epatico ed aumentare il suo utilizzo nei vari tessuti corporei).
Riportiamo, per concludere, una tabella tratta da una rewiev di David Kiefer e al. (Am Fam Physician. 2003 Oct 15;68(8):1539-42), scelta per la semplicità e la cautela con cui riassume le principali proprietà del ginseng.
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